lunedì 21 novembre 2016

Francesca Gallo - Ho scritto questo sonetto parodiando la poesia di Petrarca "Erano i capei d’oro a l’aura sparsi"

Erano i capei grigi a l’aura sparsi
Che’n mille sudici nodi gli avvolgea,
E’l fioco lume oltra misura ardea
Di quei tristi occhi, ch’or ne son si scarsi;

E’l viso di pietosi color’farsi,
Non so se vero o falso, mi parea:
I’che l’esca dolorosa al petto avea
Qual meraviglia se di subito arsi?

Era l’andar suo cosa spettrale
Non d’angelica forma, e le parole
Sonavan altro, che pur voce umana

Uno spirito oscuro, una forma animale
Fu quel ch’i’ vidi; e se non fosse or tale.
Piaga per allentare d’arco non sana.

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